OFFICINA PELLEGRINI

Officina Pellegrini è anzitutto un posto, uno spazio. Uno spazio in parte chiuso e in buona parte aperto. Sono due edifici ex rurali trasformati da Gino Pellegrini negli anni novanta nella sua casa-studio-laboratorio, situati in mezzo alle colline che la circondano, vicino a Bologna.
La collocazione, il paesaggio, ne sono parte integrante.
L’abbiamo chiamata “Officina” perché ci pare che questo termine rispecchi bene l’attuale situazione-destinazione. C’è tutto ciò che lui ci ha lasciato per continuare un lungo lavoro bruscamente interrotto. Opere, appunti, progetti, idee, strumenti di lavoro di ogni tipo, molti tipicamente “artigianali”, per un modo di concepire il “fare” artistico in maniera totale, senza limiti nei materiali e nei modi di manipolarli.
Siamo convinti che il lavoro di catalogazione, documentazione e apertura ad iniziative divulgative possa essere utile a chi nutra un interesse reale verso la “creatività” ed il processo operativo che rende possibile esprimerla visivamente e possiamo proseguire una ricerca specialmente sulle opere “seriali” seguendo precise indicazioni e linee-guida.
Qui arrivano e vengono recepite proposte e da qui ne partono per far conoscere un’opera ancora poco nota nella sua totalità.
Inoltre ci apriamo a proposte e a progetti artistici a largo raggio che possono realizzarsi qui, dalla sfera visiva, a quella poetica, a quella musicale, allo spettacolo, secondo uno spirito di innovazione e di esplorazione intrinseco all’opera di Gino, dando così continuità al suo messaggio.

In questo spazio ha sede anche l’Associazione Culturale e Ricreativa “Officina Pellegrini”.